I benefici nascosti dei fiumi nel nuovo rapporto del WWF
Sottovalutare la funzione e i benefici di fiumi e corsi d’acqua non è mai una buona idea. Anzi, può diventare molto pericoloso. Lo sottolinea il nuovo rapporto pubblicato dal WWF in occasione della World Water Week, la settimana internazionale dell’acqua in corso a Stoccolma fino al 31 agosto.
L’acqua nell’agenda politica
In un periodo in cui inondazioni e siccità diventano sempre più frequenti in tutto il mondo, il rapporto “Valuing Rivers” mette in luce la fondamentale funzione di mitigazione dei fiumi. A patto, certo, che siano in buono stato di salute e non contaminati, deviati senza criterio, imprigionati o “tombati”.
Il WWF sottolinea come la visione ristretta che si ha dei fiumi, spesso considerati solo fonte primaria di acqua e energia, metta a rischio altri benefici cruciali. Come la pesca d’acqua dolce, la protezione naturale dalle inondazioni per le città, la capacità dei delta di rallentare l’innalzamento dei mari lungo le coste grazie all’accumulo di sedimenti.
I corsi d’acqua producono benefici diretti per centinaia di milioni di persone. Ma sono ancora trascurati e con una priorità bassa nelle agende dei decisori politici. Almeno fino a quando un fiume non scompare o provoca danni. «La riduzione della pesca d’acqua dolce e l’estinzione dei delta sono solo due esempi dei danni collaterali di questo mancato riconoscimento», spiega Stuart Orr del WWF. «Se non vogliamo indebolire le economie e mancare gli obiettivi di sviluppo sostenibile, dobbiamo trasformare subito il nostro modo di valutare e gestire i fiumi».
Innovazioni per gestire i fiumi
I cambiamenti climatici, la costruzione di dighe e la crescente domanda d’acqua per le centrali idroelettriche e per l’agricoltura industriale e l’allevamento mettono a rischio sempre di più lo stato di salute dei fiumi. Ma la tecnologia, sottolinea ancora il rapporto del WWF, può venire in aiuto per gestire al meglio molte situazioni. L’intelligenza artificiale, il telerilevamento e la gestione dei dati attraverso il blockchain, ad esempio, offrono metodi promettenti per migliorare la misurazione e il monitoraggio dei sistemi idrici e fluviali.
«I fiumi non sono semplici tubi in cui scorre l’acqua», ha dichiarato Jeff Opperman, autore del report. «L’innovazione, accanto alle soluzioni già esistenti, offre la possibilità di conciliare la crescita economica sostenibile con la buona salute di fiumi e corsi d’acqua».
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