Onde e maree: energia pulita e rinnovabile
Immaginiamo quanta energia potremmo ottenere dalle onde e dalle maree. Ingegneri e studiosi da ogni parte del mondo spingono in questa direzione. Lo sfruttamento consapevole della forza dei mari e degli oceani sarà al centro della prossima ondata di innovazioni in campo energetico.
Il potenziale dell’acqua salata
Sebbene, tra le fonti pulite e rinnovabili, l’energia oceanica e mareomotrice sia ancora sfruttata solo in minima parte, le sue potenzialità stanno attirando l’attenzione e gli sforzi creativi di scienziati e governi. L’Ocean Energy System, coalizione di 25 Paesi oceanici, ha stimato che entro il 2050 si potrebbe raggiungere una potenza globale derivata dalle maree e dalle onde di 750 GW, quasi il doppio dell’attuale capacità nucleare mondiale.
Alla ricerca della tecnologia più efficiente e rispettosa
La Cina ha già investito, dal 2010, 200 milioni di dollari nel settore. Mentre in Europa, negli ultimi dieci anni, sono stati messi sul piatto 3 miliardi di euro di fondi pubblici e privati. La gara tecnologica è dunque aperta: si tratterà di riuscire a sfruttare al meglio onde e maree (e influssi lunari), con minimi impatti sugli ecosistemi e la fauna marina. Dalla Scozia all’India, dagli Stati Uniti all’Australia, imprese e startup brevettano ingegnosi sistemi, con pale, turbine, pagaie oscillanti, boe che si alzano e si abbassano. Persino aquiloni, che “volano”, come in una favola fantascientifica, sotto la superficie del mare.
di Giorgia Marino
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