Gaia: la casa stampata in 3D con materiali derivati dal riso
Dall’incontro tra due aziende italiane, WASP e RiceHouse, nasce Gaia. Una casa di ultima generazione stampata in 3D con materiali di scarto della filiera produttiva del riso. Una nuova frontiera della bioedilizia: che all’estero (ad esempio, in Olanda) è già realtà.
Scopriamo Gaia
Ritorno al passato e sguardo verso il futuro, scarto e innovazione, prodotti naturali e tecnologia di ultima generazione. Tutti questi elementi si intrecciano per dare vita a Gaia, la casa stampata in 3D con l’utilizzo di riso, paglia e terra.
Per il momento si tratta soltanto di un prototipo, progettato e realizzato a Massa Lombarda (RA) dall’azienda italiana WASP, in collaborazione con la start up RiceHouse. Ma se diventasse realtà potrebbe seriamente rivoluzionare il mondo dell’architettura e della bioedilizia.
Costruita direttamente in loco con la nuovissima e super performante stampante in 3D Crane WASP, Gaia prende forma attraverso l’amalgama di materiali naturali di scarto, la maggior parte dei quali provenienti dalla filiera produttiva del riso: circa il 25% di terreno prelevato in sito (30% argilla, 40% limo e 30% sabbia), 40% di paglia di riso trinciata, 25% lolla di riso e il 10% di calce idraulica.
Una casa “povera”, un modello ecosostenibile pensato per non inquinare, performante sia dal punto di vista energetico sia della salubrità indoor. Grazie alla sua muratura non necessita di riscaldamento né di aria condizionata, poiché mantiene una temperatura mite sia d’inverno sia d’estate.
L’involucro esterno (la casa misura di 30 mq per uno spessore di parete di 40 centimetro) è infatti stato progettato per integrare al proprio interno i sistemi di ventilazione naturale, isolamento termo-acustico e l’impiantistica. […] Segue
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di Stefano Bosco
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