Ripensare la facciata consapevolmente

di Sabrina Zanini

Ripensare la facciata consapevolmente
Résidence Shefford, studio canadese Atelier Boomtown. Foto di Raphaël Thibodeau

La scelta del giusto modo per rifunzionalizzare la facciata di un edificio passa da un’analisi dello stesso e dell’obiettivo che si vuole ottenere andando oltre l’estetica

«Siate curiosi e informatevi, ma poi fatevi seguire da un professionista di cui vi fidate» questa la premessa importante, che Valeria Tatano, professoressa di Tecnologia dell’architettura all’Università Iuav di Venezia, ci consegna mentre ci addentriamo nel tema. «Anche se si tratta di opere di finitura, legate, quindi, solo a un gusto personale ed estetico, fatevi consigliare da un professionista, perché ciò che è importante, oltre al gusto personale, sono le prestazioni che quel prodotto è in grado di fornire, la qualità del materiale e la sua corretta posa, caratteristiche che determinano anche la durabilità e quindi la sostenibilità dell’edificio nel suo complesso» continua.

Ripensare la facciata consapevolmente

Che si tratti di un sistema a cappotto o di una facciata ventilata, la scelta di un rivestimento in pietra naturale, rigenerata, sughero, metallo o legno non è solo una questione puramente estetica, ma funzionale e strutturale che deve essere ponderata e progettata con attenzione e cura. Ma procediamo con ordine…

Articolo pubblicato su Casa Naturale di gennaio – febbraio 2025

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