Dieci regole per un habitat sano secondo la geobiologia
Secondo la geobiologia, la disciplina che individua e combatte le fonti di energia negativa delle nostre case, esistono dei campi di forze che avvolgono tutta la superficie terrestre. Potremmo essere, quindi, vittime inconsapevoli di queste forze ovunque, a casa come in ufficio, che possono provocare disturbi come insonnia e cefalea. La soluzione a questi campi di forze è individuare le fonti di energia negativa e neutralizzarle.
Vediamo allora una rassegna delle 10 regole per un habitat sano secondo la geobiologia.
L’ambiente circostante
Fare attenzione, attraverso l’osservazione o l’esame attento, ai rischi degli inquinamenti insidiosi (elettrico, chimico, sonoro), al paesaggio circostante (se è ridente, aperto e ventilato oppure triste e chiuso), all’aspetto bioclimatico.
II terreno da edificare
Prendere le dovute precauzioni attraverso lo studio delle eventuali anomalie del terreno da edificare: acque sotterranee, faglie, eccetera, scegliere, quindi, una zona sana.
Valutare l’orientamento e l’insolazione delle stanze. Evitare l’escavazione sistematica, fattore di squilibrio delle cariche elettrostatiche del suolo.
Le fondazioni
Provvedere alla messa a terra delle armature; alla eventuale correzione dei potenziali elettrici del suolo con un’opportuna sistemazione di fili di rame collegati a terra; alla scelta ponderata tra scantinato o vespaio; a dislocare le tubazioni dell’acqua e degli scarichi dalla verticale delle camere; ad allontanare le masse ferromagnetiche e metalliche.
I materiali
Badare alla respirazione dei muri e alla permeabilità dei materiali alle onde. Evitare le risalite di umidità e le dispersioni termiche. Badare alla penetrazione degli ultravioletti attraverso la sistemazione di vetri opportuni e delle onde cosmiche attraverso il tetto.
Evitare i materiali che si disgregano in polveri, mandando degli odori malsani, o che sono radioattivi.
Attenzione all’isolamento faradico causata da armature o altre strutture in ferro e all’effetto antenna che queste sono in grado di provocare.
Le forme
Le proporzioni e l’inclinazione del tetto rivestono un’importanza da non trascurare per la qualità vibratoria dell’abitazione. Una certa morbidezza nella geometria delle linee e delle forme può contribuire a una buona distribuzione dei campi bioenergetici.
Il riscaldamento
Evitare le emanazioni nocive, la diselettrizzazione, la carenza d’ossigeno, l’eccessiva aridità dell’aria dell’ambiente. Prendere le dovute precauzioni per evitare il passaggio delle canalizzazioni in corrispondenza dei letti e, se possibile, concentrare i tubi nelle strutture verticali. Evitare il riscaldamento delle solette a forte temperatura.
L’elettricità
Attenzione alle fonti di inquinamento elettromagnetico potenziali nel soggiorno, nella cucina e nelle camere da letto. Effettuare una messa a terra di controllata efficacia e collegare i possibili ricevitori e le parti metalliche. Disporre canaline dell’impianto elettrico, contatori e apparecchiature elettriche al di fuori della zona notte.
Distribuzione dei locali e arredamento
Flessibilità nella distribuzione dei locali tecnici e delle zone notte. Prendere tutte le precauzioni per allontanare qualsiasi tipo di apparecchiatura dalla zona notte.
Il clima interno
Fare attenzione alla qualità dell’aria: ioni, ossigeno, grado igrotermico, temperatura, provvedendo a una buona ventilazione ed evitando i materiali sintetici in genere. Sistemare le fosse settiche all’esterno del perimetro dell’abitazione.
L’abitante
Condurre una vita sana, sorretta da un rapporto continuo con la natura. Salvaguardare una certa flessibilità di vita e un giusto rispetto dell’istinto nelle sue manifestazioni più sottili. Cercare di non subire mai, ma di condurre la propria vita attraverso una consapevolezza sempre più profonda dell’essenza stessa del mondo apparente.
© Riproduzione riservata.