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Riscaldamento della casa: basta un phon

di Redazione Casa Naturale

riscaldamento della casa

Linee contemporanee e ampie vetrate: sono la forza motrice di una casa a Castiglione torinese, nella cintura di Torino che ha una particolare caratteristica: per il riscaldamento della casa basta la potenza di un phon. E l’abitazione, ha ricevuto la certificazione Passivhaus.

Un progetto che parte dalla composizione architettonica

riscaldamento della casa«I committenti – racconta l’architetto Massimo Carosso, progettista e direttore dei lavori – erano a digiuno di certificazioni, impianti ed efficienza energetica. È stato mio compito avvicinarli a questo mondo e spiegare loro l’importanza di spendere qualcosa in più in fase costruttiva, per ottenere enormi vantaggi nella gestione successiva, in termini di comfort e risparmio».

La progettazione si è sviluppata a partire dalla composizione architettonica. «Il fatto che i proprietari amassero le architetture di Le Corbousier e il periodo cubista di Braque e Picasso – continua il progettista – mi ha facilitato il compito nel realizzare un involucro efficiente e di carattere. Sono riuscito a giocare con cubi, chiaroscuri ed effetti geometrici, amplificati dai riflessi dell’acqua della piscina».

Altissime prestazioni e design

Fin dal principio, l’obiettivo è stato realizzare un edificio che rappresentasse il connubio tra alte prestazioni e creatività architettonica. L’architetto ha utilizzato forme ardite e lontane dalla visione tradizionale dell’architettura, caratteristica del luogo in cui è inserito. La villetta è stata la prima del Comune ad avere una copertura piana: fino a qualche mese prima della sua costruzione, il regolamento edilizio locale ammetteva solo tetti a due falde.

riscaldamento della casaLa conformazione del lotto ha permesso di orientare la casa secondo l’asse nord-sud e di sfruttare, grazie alle ampie vetrate, gli apporti solari gratuiti nella stagione invernale. Attraverso un sistema di ventilazione meccanica, il calore del sole viene distribuito in tutto l’edificio. Per limitare il surriscaldamento estivo, l’architetto ha studiato opportuni sporti e sfondati, per garantire un adeguato ombreggiamento, senza rinunciare alla luminosità degli ambienti.

L’edificio, dislocato su tre piani, ha una struttura in calcestruzzo e acciaio, con tamponature in cemento cellulare autoclavato e cappotto esterno da22 centimetriin EPS.

Alta efficienza per il riscaldamento della casa

Il sistema impiantistico è stato progettato in collaborazione con l’ingegnere Stefano Fenoglio e si compone di una pompa di calore da 4kW per la produzione di acqua calda sanitaria e la climatizzazione dell’edificio, con funzionamento a inverter, che scalda la casa in inverno, grazie al circuito radiante a pavimento e la raffresca d’estate, tramite un ventilconvettore a parete.

riscaldamento della casaLa pompa di calore è costituita da un’unità esterna e da una interna, dotata di circolatore ad alta efficienza. Un accumulo da 300 litri di acqua tecnica garantisce la distribuzione fra i piani, senza pompe di circolazione aggiuntive, grazie a due scambiatori di calore, uno per uso sanitario e uno per il riscaldamento della casa.

Un sistema solare “a svuotamento” collabora alla produzione di acqua calda, sia per gli usi sanitari, che per il riscaldamento della casa. Lo svuotamento consiste nel riempire i collettori solo in fase di esercizio, evitando l’utilizzo di liquido antigelo e aumentando l’efficienza del sistema; inoltre, nel caso in cui la casa rimanga vuota per un lungo periodo estivo, non si corre il rischio di surriscaldare il circuito, perché l’impianto rimane in stand-by.

I pannelli fotovoltaici verranno posati entro fine anno, sulla base dei consumi effettivi, per portare a zero il bilancio energetico della casa.

 

 

 

A cura di Giulia Fontana

© Riproduzione riservata.