Case in legno e domotica a Modena
Quando l’innovazione tecnologica viene applicata al campo delle case in legno, con un’attenzione particolare agli aspetti ecologici e allo sfruttamento delle risorse ambientali, il risultato è spesso sorprendente. Ed è proprio ciò che è avvenuto con Villa Monica, un edificio costruito nel2016 a Modena, che presenta proprietà costruttive, impiantistiche ed energetiche all’avanguardia.
Il primo edificio “Platinum”
Realizzata in 6 mesi e oggetto di certificazione Leed Home, questa villa è stata infatti il primo edificio residenziale in Italia a ottenere il Platinum, massimo livello tra le certificazioni raggiungibili secondo il protocollo Gbc Home, che premia la salubrità, la durabilità, l’economicità e le migliori pratiche ambientali nella progettazione e nella costruzione delle case.
Un risultato arrivato grazie alla collaborazione dei 5 progettisti – dei sistemi architettonico, sismico, idraulico, elettrico e di domotica – che hanno lavorato a stretto contatto con i fornitori delle strutture in legno e dei materiali tecnici e di finitura.
Domotica per case in legno: nuova tendenza
La villa, monofamiliare, si sviluppa su tre piani, di cui uno interrato, e copre una superficie totale di 315 metri quadrati, comprensivi di un’area verde. Il suo fiore all’occhiello è però la struttura, realizzata interamente in Xlam. Un sistema innovativo, particolarmente adatto alla costruzione di case ed edifici in legno, che consente un ottimo isolamento termico e acustico, garantisce un’elevata resistenza al fuoco e ha eccellenti doti antisismiche. Ogni pannello Xlam, composto da strati sovrapposti e incrociati di legno massiccio incollati tra loro, rende, infatti, il sistema costruttivo altamente flessibile.
Ma non solo: grazie alla sua composizione (99,4% legno e 0,6% colla), è in grado di sopportare carichi elevati e resistere alle sollecitazioni esterne. A realizzare la struttura è stata Sistem Costruzioni.
La magia Xlam, finiture e impianti
«Xlam funziona con tavole incrociate che vanno da 125 a 250 centimetri e vengono pretagliate su misura in stabilimento – ci spiega Roberto Giuri, direttore tecnico per le strutture in legno (il progetto architettonico è invece dell’architetto Ballabeni) –. La villa presenta inoltre un cappotto termico di 16 centimetri, mentre lo spessore dei pannelli va dai 10 ai 22 centimetri».
Per quanto riguarda le finiture, i pavimenti interni ed esterni, così come le pareti del bagno, sono stati rivestiti con ceramiche italiane.
A livello di impiantistica, la villa, già di suo costruita con massimi livelli di efficienza energetica (classe A4), presenta invece sistemi di ventilazione meccanica, illuminazione a led, solare termico, geotermia e fotovoltaico.
Il bilancio energetico dell’edificio viene misurato da un complesso sistema di domotica, gestito da una multipiattaforma controllabile tramite app. In pratica, dal proprio computer o telefonino, l’utente può controllare ogni aspetto della casa: dal raffrescamento al riscaldamento, l’energia impiegata e le condizioni degli impianti.
A cura di Daniele Angi
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