L’autarchia in casa: scegliere l’autosufficienza abitativa
L’edilizia 4.0 ha un chiaro obiettivo: raggiungere l’autosufficienza degli edifici, eliminando la necessità dell’approvvigionamento di energia e acqua e dello smaltimento delle acque reflue.
Sembra un sogno, ma esistono al mondo alcuni casi di eccellenza che lo hanno reso realtà. Un esempio è quello di Weissenseer Holz-System-Bau, impresa con sede in Carinzia e presente all’ultima edizione di Klimahouse 2017, che ha costruito a Weissensee una casa passiva autarchica.
La casa autarchica si trova sulle sponde di uno dei laghi più belli dell’Austria ed è una casa passiva galleggiante e girevole. È un test di autarc homes, che coniugano efficienza energetica, rispetto dell’ambiente e sostenibilità economica (sia in fase di costruzione che in fase di consumo).
È un gioiello costituito da una struttura in legno leggera, ma perfettamente coibentata. Grandi vetrate ottimizzano l’apporto dell’energia solare e della luce per il riscaldamento e l’illuminazione della casa. Inoltre la possibilità di ruotare sull’acqua le consente di modificare l’esposizione in funzione della posizione del sole, ottenendo così una quasi totale indipendenza dall’approvvigionamento energetico.
Ecco alcuni dati:
- 156 MQ superficie abitativa netta;
- 8 KWH/m2A fabbisogno energetico per il riscaldamento;
- 0,40 1/h tasso di ricambio aria;
- 3 fasi di costruzione (sistema costruttivo in legno, sistema di rotazione sull’acqua e indipendenza dall’approvvigionamento energetico).
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