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I vantaggi di scegliere vernici naturali per gli interni

di Redazione Casa Naturale

vernici naturali per interni

Se stai pensando di dare una rinfrescata alle pareti del tuo appartamento, dovrai fare attenzione alle vernici chimiche. In commercio esistono moltissime soluzioni naturali,senza componenti di sintesi petrolchimica che sono dannosi, non solo per l’ambiente, ma anche per la salute di chi abita la casa.

I vantaggi delle vernici naturali

Le vernici biologiche sono pitture con un basso impatto ambientale, sicure per chi le produce e per chi le utilizza, in quanto realizzate con prodotti naturali. Come ci spiega Marco Susini, presidente dell’Associazione Bioedilizia Italia, è importante instaurare un rapporto di fiducia con il cliente, garantendogli l’attenzione e la precisione nelle informazioni che trova sui prodotti da acquistare:

“Purtroppo le indicazioni fornite dai produttori sono spesso troppo vaghe. La dicitura “vernice all’acqua”, oggi molto comune, non basta ad esempio per definire “naturale” un prodotto, perché magari lì dentro c’è un 90% di acqua e un 10% di resina acrilica. Ci occupiamo di verificare, tramite analisi di laboratorio, la dichiarazione dei componenti, attestando che il prodotto sia naturale al 100%.
Al massimo accettiamo una percentuale dello 0,1% di sostanze non naturali, ma verifichiamo che non siano nocive per la salute”.

Tra le vernici naturali e biologiche ce ne sono alcune chiamate “fotocatalitiche”, le stesse utilizzate, ad esempio, dalla Total per costruire la prima stazione di servizio Eco-attiva. Questo tipo di pitture sono in grado, attraverso un processo simile alla fotosintesi clorofilliana degli alberi, di trasformare le sostanze altamente inquinanti e nocive, in altri composti, abbattendo o riducendo nettamente la pericolosità delle polveri sottili presenti negli appartamenti. A questo proposito però il presidente Rubini avverte:

Le pitture termiche, hanno spessori troppo sottili per avere un’efficacia reale. Quelle antismog contengono, invece, delle particelle di ossido di titanio che si attivano solo in ambienti fortemente illuminati: il paradosso è che vengono usate talvolta all’interno di gallerie stradali, dove la scarsa illuminazione le rende praticamente inutili.“

Ci sono, dunque, tantissime ragioni per cui scegliere una pittura naturale, tra cui:

  • sono inodori. Possono, infatti, essere usate con le finestre chiuse, consentendo di soggiornare nell’ambiente riverniciato anche subito dopo l’applicazione.
  • Hanno la stessa resa, se non addirittura maggiore, di una vernice chimica. In fase di applicazione infatti anche queste vernici coprono in maniera netta e omogenea.
  • Se scelte bene, queste pitture sono prive di sostanze volatili nocive e irritanti. Questo fattore rende le vernici naturali particolarmente adatte per trattare gli interni delle stanze dei bambini o di soggetti allergici e asmatici.
  • Favoriscono la naturale traspirazione del materiale trattato. Quando si decide di tinteggiare le pareti, infatti, bisognerebbe sempre tener conto della traspirazione delle pareti, le quali dovrebbero fungere da filtri. Una tinta naturale consente il mantenimento di un giusto equilibrio dell’umidità tra interno ed esterno della casa, garantendo una maggiore salubrità negli ambienti in cui viene applicata.
  • Attraggono le polveri sottili. Come già visto, queste vernici naturali sono in grado di “bonificare” l’aria negli ambienti domestici.

Viene da chiedersi come sia possibile che una vernice composta da elementi naturali possa essere così efficiente: la risposta ce la fornisce direttamente il presidente dell’Associazione della Bioedilizia Italia che spiega quali sono i leganti vegetali prevalenti: 

“Ci sono le resine di conifera oppure oli vegetali come lino, ricino, girasole, che hanno la caratteristica di avere una polimerizzazione naturale, cioè passano dallo stato liquido a quello solido senza bisogno di interventi. Si utilizzano anche leganti di origine animale, come uova, cera d’api o proteine del latte, che però hanno un’alta deperibilità. Come solventi, molto usati sono il limonene, ottenuto dalla scorza d’arancia, e la trementina di gemma, dalla resina di pino”. 

Pigmentazioni delle vernici ecologiche

Derivando da sostanze naturali, queste vernici, non avranno mai colorazioni nette e d’impatto come quelle chimiche, che contengono metalli pesanti come il nichel o il cadmio. Eppure, anche questo potrebbe essere un vantaggio: le terre naturali hanno tinte calde e meno vivaci, come l’ocra o il rosso mattone, che sono certamente meno disturbanti a livello psicologico, risultando, quindi, più armoniose. La scelta dei colori nelle stanze è importantissima, sia per lo stile che questi conferiscono alla stanza, sia per la sensazione che restituiscono a chi la vive. In commercio si trovano moltissimi tipi di pigmentazioni creati da case produttrici e specializzate in tinture naturali, tra cui:

  • Primat, che ha creato colorazioni a base di calcio e terre naturali con una resa cromatica calda.
  • MaxMeyer, che per il suo smalto più famoso Acrimax ha pensato di creare diversi gradi di brillantezza. Questo prodotto viene proposto in dieci tinte pronte ed è realizzabile in migliaia di colori presso i rivenditori autorizzati.
  • Candis, che ha creato la sua nuova linea ecologica, senza però rinunciare all’effetto decorativo e materico per le pareti. La composizione di questi prodotti è a base di grassello di calce, facile da stendere e disponibile in cinque effetti tra cui maya, alabaste, roccia e finitura industriale il quale riesce a rendere le tipiche venature del cemento.

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