Arredi fatti di alghe
Nell’immaginario collettivo tipico dell’Occidente, le alghe non hanno una grande reputazione. Quasi sempre, la “scomoda” vegetazione marina viene considerata come un problema, soprattutto quando invade le coste, impedendo la balneazione. Nei Paesi asiatici l’approccio è invece completamente diverso, al punto da introdurne l’utilizzo in cucina e in vari ambiti del quotidiano.
Terroir, a dispetto di quanto appena detto, è un’invenzione danese. Una linea d’arredo originale e a impatto zero, resa possibile proprio grazie al riciclo di alghe marine. Jonas Edvard e Nikolaj Steenfatt, entrambi laureati presso la Royal Danish Academy of fine arts, school design, nel riutilizzare le alghe hanno trovato il modo di creare nuove opportunità per l’economia locale, raccontando al contempo le problematiche e le virtù del territorio.
Il procedimento
Una volta raccolte, le alghe vengono essiccate e successivamente polverizzate. Il prodotto finale di questo processo è l’alginato, una pasta modellante che, unita con carta e altri materiali di recupero, può dar vita a complementi d’arredo dal design semplice ma ricercato.
Design sostenibile
Si tratta di un’occasione per offrire un tocco di sostenibilità alla propria abitazione, con linee essenziali, quasi minimal. Il grande valore di questi oggetti non è infatti tanto nella forma, ma nel contenuto e nella filosofia progettuale che li ha generati.
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