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Vacanze in bicicletta: tutte le vie del pedalare

di Sara Perro

vacanza in bicicletta
Per chi ama le vacanze in bicicletta l'Italia offre molte possibilità

Qual è il mondo migliore per attraversare l’Italia? Qualcuno risponde “in bicicletta”. E non ha tutti i torti. Le due ruote consentono di assaporare le bellezze del Paese come pochi altri mezzi e se è vero che rinunciare alla comodità dell’auto impone un limite, questo vale soltanto per il chilometraggio. Il ritmo “slow” della pedalata permette di ammirare scorci naturali fuori dai percorsi più battuti e di goderseli con una calma che, in questi tempi frenetici, è di per sé il più grande regalo che possiamo farci. Questa è una delle ragioni per cui il cicloturismo sta prendendo sempre più piede. Ormai si possono scegliere anche modelli di bicicletta più “facili”, come le E-bike, adatte a tutti.

Lungo lo Stivale, il paradiso indiscusso degli amanti del pedale è il Trentino Alto Adige: una regione all’avanguardia, con più di 400 chilometri di piste, servizi efficienti e grande sensibilità turistica. Sì perché per una vacanza in bici non bastano i percorsi ciclabili: servono un sistema di trasporto pubblico efficiente – per esempio per caricare il proprio“destriero” su un treno o su un bus – e strutture ricettive attrezzate.

Anche Veneto, Emilia Romagna e Toscana hanno investito molto nel settore e offrono opportunità straordinarie. Al Sud siamo ancora un po’ indietro a livello di infrastrutture, ma non significa che le regioni meridionali siano inadatte al cicloturismo e a chi ama la bicicletta. Il Salento e la Sicilia, per esempio, regalano scorci indimenticabili, anche se per ragioni di clima e di affollamento è consigliabile scegliere queste mete non in altissima stagione.

I percorsi sono per tutti i gusti: la St. Moritz-Milano, il Delta del Po e la famosa Eroica, in Toscana, solo tre fra i numerosi esempi che potremmo fare.

Non esistono limiti per chi vuole intraprendere una vacanza in bicicletta, tolti quelli imposti dal buon senso. Partire all’avventura può rivelarsi un’esperienza incredibile, ma non per tutti: se si viaggia con i bambini, per esempio, è meglio pianificare bene i dettagli, studiare tappe a chilometraggio ridotto (25-40 km al giorno), inframezzare qualche giorno di riposo e magari valutare l’affitto di un trail gator, un sistema che permette di agganciare la bici del bimbo alla propria, a mo’ di tandem. È consigliato anche scegliere un abbigliamento comodo e impermeabile.

Per chi è alle prime armi, esistono ormai numerose agenzie specializzate in grado di confezionare il viaggio perfetto per qualunque esigenza, per prezzi che possono spaziare da 500 a 1500 euro. «Noi proponiamo una serie di itinerari fornendo un servizio di trasporto bagagli – racconta Davide Giovanetti, fondatore del Tour Operator Bici&Vacanze – Il cliente arriva al punto di partenza, c’è un briefing in cui gli vengono consegnate mappa, gps ed eventualmente bici a noleggio. Dopodiché parte diretto all’hotel successivo, dove troverà il suo bagaglio».

Le tappe non sono lunghissime, da 25 a 50 chilometri al giorno. Un ritmo che consente di fermarsi dove si preferisce. In alternativa ci sono i percorsi a margherita, dove si torna sempre al punto di partenza. C’è anche chi preferisce dormire in barca, un’opzione questa che ovviamente si può praticare solo in certi contesti, per esempio lungo i grandi fiumi. E chi si stanca presto? Può attrezzarsi con bici a pedalata assistita. Per contro, gli appassionati possono lanciarsi nei sentieri montuosi con la mountain bike. Finché gamba e fiato vi reggono, non esiste limite.

Di Lorenzo Bernardi

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