Cassonetti della differenziata nel cortile di casa
I cassonetti della differenziata posti nei cortili delle abitazioni e dei condomini possono essere antiestetici, tanto che gli inquilini spesso ne richiedono la rimozione all’amministratore o all’assemblea condominiale.
Il problema sorge nel momento in cui è “il servizio è stato imposto dal gestore del servizio pubblico di raccolta dei rifiuti”. Su tale questione si è espresso il Tar del Piemonte (sentenza del 10 luglio 2015, n. 1169):
la metodologia di raccolta dei rifiuti urbani indifferenziati mediante il sistema Porta a Porta, il quale comporta il posizionamento dei cassonetti, di norma, all’interno dei cortili o delle pertinenze delle utenze private, costituisce principio generale preferenziale della vigente normativa regolamentare all’interno della Città di Torino.
e, di conseguenza, non costituendo l’internalizzazione dei cassonetti
intralcio o ostacolo al passaggio nelle stesse pertinenze dei fabbricati, al normale accesso sul suolo pubblico o ad altre aree private.
Nessun condominio può opporsi alla loro presenza, inoltre, la situazione non cambierebbe anche qualora i bidoni togliessero spazio ai posti adibiti al parcheggio delle auto in cortile, in quanto
si tratta di meri interessi privati destinati a recedere a fronte dell’interesse pubblico alla corretta realizzazione del sistema di raccolta dei rifiuti Porta a Porta.
In tale contesto normativo è, dunque, importante ricordare che i cassonetti della differenziata devono essere utilizzati in maniera corretta e consapevole, ad esempio il conferimento errato dei rifiuti può portare a una sanzione che dovrà essere pagata da tutti i condomini, qualora non si risalga al colpevole.
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