Dallo spazio al corpo
La teoria del Feng Shui comprende l’esistenza di cinque elementi. Associati a colori, stagioni, direzioni e pianeti, sono: legno, fuoco, terra, metallo e acqua. Da questo schema, viene esclusa l’aria che è ciò che trasporta il Feng Shui. Attraverso un’analisi di queste componenti, architetti e consulenti possono valutare e migliorare l’equilibrio di una casa.
Vuoti dietro alle spalle, materiali lisci e lucidi, accostamenti di colori sbagliati, accumuli di oggetti. Molti sono gli aspetti che rendono uno spazio non armonico alla vista e suscitano, nel corpo, sensazioni di stress. L’insieme di questi elementi mostra il legame che esiste tra l’ambiente e la qualità della salute, oggetto delle analisi del Feng Shui. «Parte della medicina tradizionale cinese – spiega Silvia Ruffilli, consulente di Feng Shui e architettura del benessere -, questa disciplina è nata circa 5000 anni fa con le prime decodifiche del dialogo continuo tra gli elementi analogici che vengono captati dai cinque sensi – connessi al sistema limbico – e la relativa reazione positiva o negativa del corpo».
Se ciò che in un ambiente viene percepito trasmette al cervello un’idea di sicurezza, il sistema limbico fa sì che il corpo sia rilassato. Attiva una reazione di difesa, invece, se lo spazio veicola sensazioni negative e il corpo si sente minacciato. Questo contesto stimola, tramite il sistema endocrino, la continua emissione di una quantità di adrenalina sufficiente a sabotare il benessere fisico e mentale. «Questo meccanismo– prosegue la consulente – fa capo agli istinti più antichi dell’uomo…
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