Il legno che vale
Più che uno sguardo al futuro, è un ritorno al passato: basta ai mobili realizzati con materiali poveri e con l’uso di truciolati e superfici plastificate. Dal London Design Festival l’invito è a riaccendere le luci sul mobile artigianale, di design e pensato per durare nel tempo
L’essenza di un concetto è tutta racchiusa in una scelta. Quella che ha guidato Alessandra Fumagalli Romario, giovane designer italiana, a scegliere per la sua opera uno studiolo 4.0, cioè la rivisitazione in chiave contemporanea di un arredo tipico del Rinascimento. Immortalato spesso nei dipinti dell’epoca, il mobile è stato ripensato come sfondo ideale per le lunghe videoconferenze post-lockdown e consente, con ante flessibili, di cambiare il senso di apertura e chiusura dei ripiani. Alessandra l’abbiamo incontrata a Londra, negli spazi del Design Museum.
La sua opera era fra quelle in mostra in occasione di Discovered, iniziativa nata dalla collaborazione fra l’American Harwood Export Council (AHEC) e la rivista Wallpaper, che hanno chiesto a un gruppo di talenti in arrivo da 16 Paesi di realizzare un mobile, un oggetto o un’opera scultorea in quercia rossa, acero o ciliegio americani…
Articolo pubblicato su Casa Naturale di novembre-dicembre 2021
Continua a leggere sulla rivista digitale
Per approfondire
© Riproduzione riservata.