Stufe e camini sono una scelta più sostenibile di altre. L’energia delle biomasse convince sempre di più. Materie organiche vegetali sono in grado di produrre energia con un’emissione di CO2 compensabile in un ciclo continuo e naturale. Utilizzare legna o pellet può essere una buona idea a condizione, però, che la manutenzione di stufe e camini sia eccellente. In caso contrario, un filtro danneggiato o un impianto difettoso possono causare problemi gravi all’ambiente esterno e alla salubrità dell’aria indoor. Prima di tutto, è necessario condurre un’attenta analisi delle metrature e degli spazi interessati, per individuare, meglio se con l’aiuto di un esperto, il sistema più adatto a riscaldare ogni stanza senza sprecare energia. è bene tenere presente che, per assicurare una corretta ossigenazione, il caminetto o la stufa vanno installati in una stanza del volume minimo di 30 metri cubi. Nella scelta del dispositivo con la relativa potenza termica, sono determinanti, oltre alle dimensioni dello spazio, anche il grado di isolamento e la posizione della casa. Fondamentale è, inoltre, valutare la qualità della canna fumaria, in quanto ogni generatore di calore deve smaltire i fumi attraverso il proprio impianto. Questi devono essere scaricati oltre il colmo del tetto per non rischiare di inquinare gli spazi abitati con ritorni di sostanze nocive per la salute. Soluzioni ottimali sono le canne fumarie che attraversano il solaio e raggiungono direttamente il tetto, o i tubi a parete che escono dalla stufa per raggiungere una canna realizzata all’esterno dell’edificio. In queste pagine, qualche consiglio.
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