Slow life al cubo, la geometria come stile di vita
Cosa è un cubo? Per l’architetto catalano Susanna Cots, la risposta va ben oltre la semplice forma geometrica. In Oxygen, uno degli ultimi progetti firmati dalla Interior Designer of the Year 2018 ai Luxury Lifestyle Awards, il cubo è una sorta di “stargate” capace di connettere due mondi: l’uomo e la natura. Così, in questa dimora di seicento metri quadrati, situata nel cuore della regione di Empordà (a circa un’ora da Barcellona), tutte le stanze sono state concepite come cubi collegati tra loro da passaggi di vetro. Il risultato è una esperienza immersiva. Lenta. Come passeggiare in mezzo a una foresta. L’intera dimora, infatti, è un nucleo naturale, circondato su ogni lato da un ecosistema in miniatura di ulivi e lecci.
La natura domina gli esterni, ma si fa spazio anche negli interni, integrata visivamente attraverso i cortili su cui si affacciano i blocchi principali della casa e attraverso la scelta dei materiali. Il legno è il grande protagonista, accanto alla pietra, dai pavimenti alle travi a vista, fino all’arredo e ai dettagli decorativi e strutturali che separano (o meglio uniscono) molti degli ambienti. I ritmi lenti e il rispetto per la natura sono il leitmotiv dello “slow design” alla base del progetto. Per le pareti e le finiture sono state scelte vernici non tossiche. Fibre naturali e cotone anche per i tessuti e le tappezzerie. Il bianco, invece, domina tra i colori insieme ai toni neutri, creando un’armonica alleanza con la luce, che abita la casa in ogni suo angolo.
Il cubo principale si trova al centro della costruzione ed è diviso in due metà collegate da una parete che non blocca la visuale e consente il passaggio della luce da entrambi i lati. Da una parte si trova l’ingresso principale, dall’altra si apre il soggiorno, concepito come spazio “puro” per i rapporti sociali (e quindi zona off-limits anche per il più tecnologico televisore a schermo piatto). La cucina, invece, è uno spazio indipendente, collegata al resto della casa da divisori in vetro, che separano e allo stesso tempo uniscono gli ambienti.
Qui l’atmosfera è quella lieve di un eterno weekend, aiutata dal movimento armonioso delle linee rette dell’arredo sotto il tetto spiovente in rovere sbiancato. Il comfort visivo è la ragione anche della scelta di non inserire una cappa tradizionale, ma di integrarla nel piano cottura a induzione, dotato di un efficiente sistema di aspirazione. Nella zona notte, la suite principale è un’area semi-indipendente. Situata nell’ala est, la camera è collegata al patio interno da una grande vetrata ad angolo. La sensazione al mattino è di svegliarsi su un grande prato. Slow life al cubo.
di José Urso
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