Collegio universitario: un’esperienza di vita
Permettono di sentirsi a casa e di conoscere nuove persone. Sono i moderni campus universitari, progettati per andare oltre il vecchio concetto di “dormitorio” e offrire un’esperienza di vita a tutto tondo. A contatto con gli altri studenti e con le comunità.
Seconda famiglia
Accolgono, mettono a disposizione dei servizi, aiutano a tessere relazioni sia tra studenti che con l’esterno.
Sono i moderni campus e collegi universitari, pensati non solo per fornire un luogo dove vivere quando si studia lontano da casa, ma anche per agevolare gli scambi e la conoscenza reciproca.
Jeshua Stenta, 24 anni, lo ha vissuto sulla propria pelle. Ospite del Collegio Einaudi di Torino dal 2012 al 2017, ha ottenuto un posto grazie ad una borsa di studio: «All’inizio – racconta – c’è un momento di spaesamento dovuto al fatto che ti devi creare un tuo nuovo gruppo. Ma c’è anche l’entusiasmo dei nuovi inizi ed un ambiente che aiuta a costruirsi una quotidianità».
La sezione Po del Collegio Einaudi in cui ha vissuto, infatti, prevede circa 35 studenti a piano, con la propria camera con bagno privato e una cucina condivisa: «È il principale spazio aggregativo, in cui ci si ritrova, si cucina, si mangia, si organizzano piccole feste. È un luogo con un valore, perché ti aiuta a costruirti un tuo gruppo di amici. Che, in realtà, è qualcosa in più. Una specie di famiglia».
Creare valore insieme
La sede (una delle cinque nel capoluogo Torinese) è stata completamente rinnovata nel 2013/2014. Oltre alle 150 camere con bagno privato, comprende una camera di foresteria e quattro cucine comuni. Ancora, sale studio ai piani, palestra, sala musica e una biblioteca da 40 mila volumi che è aperta anche alla popolazione esterna al campus.
Il collegio, poi, organizza corsi per i suoi iscritti ed eventi aperti a tutti coloro che sono interessati, cittadini “comuni” compresi. «Gli spazi sono in relazione con il territorio – commenta Jeshua, che ha lavorato nella comunicazione per il collegio -. Stare qui è stata un’esperienza che consiglierei perché ti aiuta a socializzare e a vivere esperienze diverse con persone differenti».
Città che vai, collegio che trovi
In Italia gli esempi di questo tipo non mancano. A Torino si trova anche il Campus SanPaolo, gestito da una società che sviluppa e gestisce progetti innovativi di housing sociale temporaneo e residenziale. L’obiettivo ultimo è di creare nuovi modelli e soluzioni abitative che contribuiscano a migliorare il tessuto socio economico del territorio e della società. Oltre a diverse possibilità di alloggio, mette a disposizione alcuni servizi tra cui la lavanderia, il bike sharing, la palestra e aule studio.
Un approccio simile anche al campus Monneret di “In Domus”, a Milano, pensato per studenti italiani e internazionali. Anche in questa struttura (In Domus ne ha due, la seconda si chiama Certosa), sono presenti una reception aperta 24 su 24, lavanderia a gettone, palestra attrezzata, sala musica. Zone ristoro comuni ai vari piani con forni a microonde e armadietti personalizzati, cucina comune a disposizione di tutti gli ospiti e sala tv. Non mancano anche alcuni servizi connessi come le convenzioni con i ristoranti e i bar della zona e attività di intrattenimento organizzate per gli studenti ospiti.
di Sara Perro
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