Biblioteche a cielo aperto
È stato presentato a maggio, al Salone del Libro di Torino, il progetto Bibò che punta alle piccole biblioteche all’interno dei boschi. Un’iniziativa che unisce il rispetto per la natura alla passione per la cultura. Il piano è realizzato dalle cooperative del settore forestale e dentro a ogni modulo è possibile trovare libri di cooperative editoriali.
Il benessere delle cose semplici
Le Bibò sono casette dal carattere rustico, in legno massello locale, realizzate dalla Società Cooperativa Agricola Valli Unite del Canavese – Segheria Valle Sacra. Un’idea nata da Scrittura Pura Casa Editrice Società Cooperativa. Queste piccole box saranno collocate in primis nei Comuni piemontesi di Borgiallo, Caravino e Rueglio, con l’obiettivo di diffonderle in tutto il Paese.
Il problema risponde innanzitutto a un’esigenza naturale. In Italia è presente un patrimonio forestale di 10,4 milioni di ettari. Di questi, il 73,1% rientra nelle aree definite intermedie, periferiche o ultraperiferiche. Sono zone poco considerate, per questo motivo è stato deciso di far partire l’iniziativa proprio da quest’ultime.
In secondo luogo si pone anche come soluzione pratica a un problema di accessibilità. Secondo i dati di una ricerca de La Sapienza, ancora oggi 6 comuni su 10 sono privi di librai. Per più di 10 milioni di persone le librerie si trovano ad almeno mezz’ora di auto. «Il nostro territorio ha dunque bisogno di punti di accesso alla lettura semplici, immediati – spiega Irene Bongiovanni, Presidente Confcooperative Cultura, Turismo Sport – che diano un’opportunità in più ai cittadini di poter avere accesso alla lettura. Ecco perché abbiamo pensato a iniziative in grado di unire cultura, natura e valorizzazione dei territori minori».
Più della lettura
Non si tratta di semplice “Book crossing”. Piuttosto, sono luoghi in cui possono prendere vita eventi e manifestazioni atti a promuovere la cultura letteraria e la sensibilizzazione sui temi della preservazione dell’ambiente. Rifugi tra gli alberi in cui sia possibile rilassarsi e godere della natura, per un benessere intellettivo e al contempo fisico.
«Il settore Forestale oggi conta numerose piccole cooperative sparse in tutti i territori montani del nostro paese e ha voluto fortemente questa iniziativa. Ambiente, natura e cultura devono sempre di più viaggiare insieme – afferma Gianni Tarello, Responsabile nazionale del settore di FedagriPesca -. In Confcooperative abbiamo la grande opportunità di poter avere tutta questa filiera. Per questo siamo riusciti immaginare in modo naturale qualche cosa che portasse un vero valore aggiunto a tanti Comuni».
Le Bibò rappresentano un’azione concreta per promuovere la cultura nel nostro Paese e rendere l’esperienza ancora più suggestiva grazie alla presenza dell’elemento naturale. D’altronde ormai diversi studi hanno provato come immergersi nel verde procuri grandi benefici psico-fisici.
Si tratta di un progetto che si inserisce all’interno di una rivoluzione nelle abitudini quotidiane per arrivare a sviluppare uno stile di vita più salubre a 360 gradi.
di Clarissa Marchese
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