Il legno riciclato nella bioedilizia
Il legno riciclato viene incontro all’esigenza di una sempre maggiore attenzione alla bioedilizia e alla realizzazione di edifici e arredi nel rispetto dell’ambiente. Risulta una delle soluzioni più diffuse, ma vediamo quali sono tutte le sue possibili applicazioni.
Definizione di legno riciclato
Il legno riciclato o rigenerato è un legno che è stato precedentemente utilizzato per la costruzione di un’altra struttura che, una volta smontato o smantellato, viene riciclato e utilizzato in un nuovo edificio oppure per la realizzazione di mobili. L’impiego per nuove costruzioni è molto in uso specie quando vengono dismesse e smatellate con cura grandi travi in legno, in modo da poter essere facilmente riutilizzate per altri edifici. Tuttavia, il legno riciclato può essere riutilizzato anche per realizzare pavimenti e mobili, trasformandolo in truciolato, lamellare o compensato.
I vantaggi
Utilizzare il legno riciclato è una delle forme più pure di recupero nel settore delle costruzioni. Smantellare una struttura in legno con cura consente di recuperarne le parti per costruirne di nuove. E’ facile quindi intuire i vantaggi che ne conseguono: prima di tutto che non c’è bisogno di tagliare nuovi alberi e vengono abbattuti i costi di lavorazione del legno, limitando tutto al trasporto.
I costi del legno riciclato
In molti casi è più conveniente utilizzare il legno riciclato rispetto a legno di prima scelta. Il costo per l’acquisto dei materiali sarà decisamente più basso anche perché si tratta di materiale già lavorato, tagliando i costi sulla lavorazione del materiale.
Le varietà di legno riciclato
Il legno riciclato esiste in tutte le varietà, tutto questo ovviamente diviene sempre più possibile purché si instauri uno smantellamento virtuoso degli edifici e delle costruzioni in legno. Più vengono smantellate pensando al possibile riutilizzo del legno, più esisterà disponibilità di materiale e varietà tra le varie essenze.
© Riproduzione riservata.