Innovazione a forma di mattone
La necessità di ottimizzare le prestazioni degli involucri ha portato gli specialisti del settore a raggiungere nuovi livelli tecnologici e produttivi. La testimonianza di Dario Mantovanelli di Wienerberger
Quali sono le prospettive per la tecnologia legata al laterizio? Quali i traguardi legati all’efficienza?
I laterizi, che fanno parte della nostra cultura da millenni, negli ultimi dieci anni sono stati interessati da un lavoro di ricerca e di sviluppo che li ha traghettati da prodotti tradizionali a soluzioni altamente innovative. Le tecniche produttive che hanno più di tutte definito dei nuovi standard sono soprattutto due: la rettifica delle facce orizzontali, abbinata agli incastri verticali, e il disegno dei setti interni, sempre più ramificati e sottili, dello spessore ormai di pochi millimetri. Abbinando queste due tecnologie si riesce a migliorare radicalmente le prestazioni di una parete in muratura, garantendo al contempo massima precisione di posa, mantenendo quindi tutte le caratteristiche positive del laterizio (traspirabilità, durabilità), ma con il plus di poter essere utilizzati per la progettazione di edifici altamente prestazionali.
I laterizi possono essere considerati un materiale adatto per la realizzazione di involucri efficienti nelle massime classi energetiche?
Decisamente si. La gamma rettificata Porotherm BIO PLAN è già stata protagonista (e continua ad esserlo) di involucri altamente prestazionali. Sulla vostra rivista, ad esempio, già un paio di anni fa avete pubblicato un articolo su un Edificio ad Energia quasi Zero (nZEB), il cui involucro è stato realizzato esclusivamente con le nostre soluzioni in laterizio, la brickhouse 2020. Il motivo di questi risultati è semplice: i setti sottili ci consentono di offrire sul mercato prodotti con trasmittanze fino a 0,20 W/m²K, che scendono addirittura a 0,16 W/m²K per la linea con i fori riempiti di lana di roccia Porotherm PLANA+.
Quali sono le applicazioni più adatte per le strutture in laterizio, senza rinunciare all’efficienza? Ci sono limiti strutturali?
Il laterizio è un materiale cotto ad altissime temperature per cui, se da un lato non teme il fuoco, dall’altro garantisce durabilità ineguagliabili ed elevate resistenze meccaniche, che lo rendono adatto per la realizzazione di murature portanti, anche in zona sismica. La Normativa prevede, a seconda del rischio sismico del territorio, la realizzazione di edifici in muratura portante ordinaria fino a tre piani fuori terra. Il laterizio rettificato diventa quindi un’ottima tecnologia per realizzare edifici massivi mono-bi familiari o casette a schiera la cui efficienza, con pareti che superano ampiamente i 300 kg/m², si misura non solo in “trasmittanza” ma anche in comfort estivo. Ricordiamoci che in Italia risparmiare energia significa non solo tenere fuori il freddo, ma anche e soprattutto tenere fuori il caldo in estate. La massa dell’involucro, da questo punto di vista, diventa un alleato fondamentale. Per questo motivo stiamo per lanciare un cappotto in laterizio, per interventi di ristrutturazione in cui andare a migliorare non solo il comfort invernale, ma anche quello estivo.
Wienerberger si occupa di ricerca sul laterizio? Con quali obiettivi?
Wienerberger dedica massimo impegno allo sviluppo di nuove soluzioni. L’obiettivo è semplice: le normative europee stanno finalmente accelerando su concetti quali sostenibilità e risparmio energetico, per cui è fondamentale proporre al mercato le soluzioni giuste per edifici sempre più prestazionali, che dovranno sicuramente consumare poca energia ma, soprattutto, continuare a garantire elevati standard di comfort interno. Traspirabilità durabilità e resistenza al fuoco sono le unicità del laterizio; la ricerca ha lo scopo di veicolare queste caratteristiche verso Edifici massivi ad Energia quasi Zero.
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