Ciabòt il Ninin

di Elena Fassio

Ciabòt il Ninin
Foto di Fabio Oggero

Un rustico in pietra, tipico delle zone agricole dell’Alta Langa, è stato ristrutturato e ampliato fondendo l’uso di materiali tipici della zona e biocompatibili come la pietra arenaria e l’isolamento in fibra di legno, con la tecnica giapponese dello shou sugi ban.

I ciabòt sono piccole unità fondiarie, sparse in tutta l’Alta Langa, che venivano usate fino a pochi decenni fa per l’attività agricola. Sono costituiti di un’unica cellula funzionale, normalmente sviluppata su due piani. La pietra con cui sono costruiti, un’arenaria compatta e calcarea, viene usata in Alta Langa sia per i terrazzamenti che per i tetti e i muri degli edifici, sia pubblici che religiosi, sia rustici che civili, con tecniche non dissimili.

Ciabòt il Ninin
Foto di Fabio Oggero

Nonostante la loro semplicità quindi, i ciabòt possono essere considerati l’unità minima delle costruzioni del territorio, da cui riprendono caratteri e tecnologie costruttive. «L’intervento di rifunzionalizzazione del ciabòt Ninin aveva come obiettivo il risanamento conservativo di questo piccolo rustico in pietra – spiegano gli architetti Nadia Battaglio e Lorenzo Serra dello studio Ellisse –…

Articolo pubblicato su Casa Naturale di Marzo – Aprile 2023

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