Legno che ricuce
Recuperare il patrimonio esistente grazie a una soluzione tecnologica in cui il protagonista materico e concettuale è il legno. È ciò che racconta questo progetto di rigenerazione situato nel comune di Moncenisio sulle Alpi piemontesi.
L’intervento, firmato dal team di progettisti Antonio De Rossi, Laura Mascino, Edoardo Schiari, Matteo Tempestini e Maicol Guiguet, ha visto nelle Casermette militari un’opportunità di rinascita culturale, turistica e architettonica: «Abbiamo scelto di lavorare con una tipologia costruttiva in legno massello per diverse ragioni. Innanzitutto per motivi di cantiere: il progetto è realizzato in un sito a quasi 1500 metri di altitudine, e lavorare per montaggio di singole componenti in legno rappresentava la scelta più efficace e flessibile.
In secondo luogo perché crediamo fortemente nell’uso di legno di filiera locale, come azione parallela e complementare al progetto di architettura, in un’ottica di rivitalizzazione socioeconomica della montagna: il legname impiegato viene dai vicini boschi di Venaus e Mompantero. Infine, perché reintrodurre nell’architettura l’uso di legno massello ha anche una valenza sperimentale, poiché cambiano le valenze figurative e tettoniche del progetto, in un quadro di tecnologie appropriate ai luoghi» spiegano gli architetti.
Articolo pubblicato su Casa Naturale di marzo – aprile 2025
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