Un dialogo tra storia e paesaggio
Ristrutturare in maniera sana senza alterare l’edificio esistente. È la responsabilità condivisa tra architetto e committenti, che punta a recuperare le abitazioni storiche studiandone attentamente la stratificazione temporale, i materiali e le tecniche costruttive. Per ottenere case confortevoli oggi, ma rispettose del proprio passato e coerenti con il loro contesto
Ricchi di storia, testimoniano con la loro presenza usi architettonici di altre epoche. Sono gli innumerevoli edifici antichi di cui l’Italia è piena in ogni angolo. Costruiti con materiali naturali e tecniche tradizionali, richiamano alla mente la vita in un tempo passato. Rurali o cittadini, per essere recuperati e riutilizzati questi edifici vanno però adattati alle esigenze dell’abitare contemporaneo, con i suoi comfort di funzionalità, privacy ed efficienza energetica.
«Le caratteristiche di un edificio storico dipendono ovviamente dal luogo e dall’epoca di costruzione, così come i materiali utilizzati – spiega l’architetto Nicola Brenna dello Studio Wok -. Gli abitanti di ogni zona della penisola utilizzavano pietre e altri materiali facilmente reperibili nelle vicinanze, dando agli edifici una forte coerenza con il paesaggio circostante. Per questo, volendo ristrutturare in maniera sostenibile sia per l’ambiente sia per il paesaggio, è necessario studiare attentamente la storia dell’edificio e del suo contesto»…
Articolo pubblicato su Casa Naturale di maggio – giugno 2022
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