Legno, da rifiuto a risorsa

di Francesca Corsini

Legno, da rifiuto a risorsa
Il rifiuto legnoso deriva principalmente da cassette per la frutta, cassette da imballaggio, bancali, travi da demolizione, smantellamento di costruzioni esistenti, assi, pallet, mobili.

In Italia il recupero del legno è iniziato già da circa venticinque anni, con benefici economici ed ecologici. Oggi è un fiore all’occhiello del paese

Igienico: è facilmente pulibile. Igroscopico: è in grado di assorbire l’umidità. Biodegradabile al 100%. Stiamo parlando di uno dei materiali naturali più preziosi: il legno. Diventa rifiuto e non è più riciclabile solo se viene mischiato con elementi tossici e nocivi, diversamente, terminato il suo utilizzo primario può essere trasformato nuovamente in risorsa. Il legno riciclato prevalentemente è destinato all’industria del mobile, ma anche alle cartiere per la produzione di pasta cellulosica, al settore della bioedilizia per la realizzazione di blocchi-cemento, agli impianti di trasformazione per la produzione di compost o agli impianti di incenerimento come combustibile.

Legno, da rifiuto a risorsa

Il legno riciclato non si usa come materiale strutturale, ma gli ambiti di impiego nel mondo dell’edilizia hanno ancora ampi margini di studio e di crescita: il suo potenziale è indiscutibile. L’unica opzione che è bene evitare è la discarica, dove gli scarti possono emettere metano…

Articolo pubblicato su Casa Naturale di gennaio – febbraio 2023

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