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Riciclo dei rifiuti: il camouflage artistico

di Redazione Casa Naturale

Riciclo dei rifiuti

Ermanno Benassi è l’amministratore delegato di una delle realtà italiane leader nel riciclo dei rifiuti. I residui produttivi di alcuni dei brand più noti finiscono in Piemonte negli stabilimenti della Benassi Ambiente, che non si limita a smaltirli, ma li trita, setaccia e trasforma, con un obiettivo che per l’ad di questa azienda sembra più una mission che un lavoro: dare nuova vita ai rifiuti.

Il bello? È il riciclo dei rifiuti

Riciclo dei rifiuti«Volevo che, passando accanto allo stabilimento, si capisse che con gli scarti si possono anche fare cose esteticamente belle».

A Guarene, nel cuore delle Langhe, c’è la sede principale costruita nel 2004, ben prima che l’Unesco dichiarasse queste colline Patrimonio dell’Umanità, prevedendo una specifica tutela dall’impatto dei capannoni industriali. Lo stabilimento Benassi può essere considerato un precursore degli attuali interventi di “camouflage”.

La facciata principale ha tre grandi campate in cemento, in cui sono stati annegati materiali di scarto resi decorativi. Ognuna ha il suo protagonista: il vetro (cocci della raccolta differenziata), il metallo (trucioli della tornitura d’ottone), la plastica (rocchettoni dei filati tritati in frammenti multicolore).

La vecchia 500 è un esempio

Riciclo dei rifiuti: il camouflage artisticoC’è anche l’installazione artistica di una vecchia 500 arrugginita: strano a dirsi, ma c’è bellezza nei rifiuti. « Mio padre nel 1970 andava in giro con un carretto a raccogliere la carta – prosegue Benassi – . Ci chiamavano straccivendoli. Era uno dei lavori più umili, adesso lo considerano un perno indispensabile dell’economia circolare. Io però faccio questo da 40 anni, e sono sempre lo stesso. A cambiare è stato il modo di pensare ».

Per informazioni, è online il sito dell’azienda Benassi dove possiamo ammirare i loro splendidi progetti di riciclo dei rifiuti: www.benassiambiente.it

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