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L’Europa protegge le api: vietati i pesticidi killer

di Maria Chiara Voci

api e pesticidi

L’Unione Europea si schiera in difesa delle api. A Bruxelles è stato infatti approvato a fine aprile l’atteso divieto di usare all’aperto i pesticidi appartenenti alla famiglia dei neonicotinoidi, particolarmente nocivi per gli insetti impollinatori. Il divieto riguarda nello specifico tre principi attivi – imidacloprid, clothianidin e thiamethoxam – attualmente molto utilizzati in agricoltura come insetticidi. A partire dalla fine del 2018, sarà possibile ricorrere al loro utilizzo solo in serra.

La decisione rappresenta un ulteriore giro di vite dopo le restrizioni già imposte nel 2013. La proposta di messa al bando dei neonicotinoidi, votata da 15 Paesi membri tra cui l’Italia, è, per il commissario responsabile della Salute Vytenis Andriukaitis, un «passo essenziale per preservare la biodiversità».

L’uso di pesticidi neonicotinoidi è tra le principali cause – insieme a inquinamento, specie aliene, patogeni di varia natura – della preoccupante morìa di api e insetti impollinatori. Tanto che lo scorso febbraio, l’Autorità europea per la sicurezza alimentare (Efsa) aveva dichiarato che «la maggior parte dei modi in cui i pesticidi neonicotinoidi vengono usati rappresenta un rischio per le api selvatiche e quelle mellifere».

Un primo passo è stato quindi fatto. Ora, come chiede Coldiretti, per salvare le api sarebbe «necessario che il divieto riguardasse coerentemente anche l’ingresso in Italia e in Europa di prodotti stranieri trattati con i pesticidi sotto accusa.»

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