I finalisti di Klimahouse Prize 2023 e della prima edizione di Wood Architecture Prize by Klimahouse
Klimahouse 2023 annuncia le shortlist dei due premi, uno rivolto alla produzione e l’altro alla progettazione architettonica, che verranno assegnati a Bolzano dall’8 all’11 marzo
La manifestazione internazionale sul risanamento, la sostenibilità e l’efficienza energetica in edilizia è l’occasione per conoscere prodotti innovativi, capaci di favorire il processo di transizione ecologica del settore delle costruzioni e di inserirsi nell’ottica dell’economia circolare. «Questa edizione di Klimahouse, coinvolge oltre 400 espositori, più di 100 speaker e numerosi eventi – sottolinea Thomas Mur, Direttore di Fiera Bolzano – Nelle quattro giornate di Klimahouse si parlerà infatti di innovazione, sfida energetica, social housing e edilizia residenziale in legno su larga scala.”
Prodotti da premio
L’edizione 2023 del Klimahouse Prize, individuerà le eccellenze del settore nelle categorie Innovation, Circle e Market Performance. Un ulteriore premio sarà assegnato alle Startup, a cui è riservata un’area espositiva nello spazio del Future Hub. La giuria è composta da autorevoli esperti del settore energia-edificio-ambiente. A presiederla il Professor Niccolò Aste, Professore ordinario del Dipartimento di Architettura, Ingegneria delle Costruzioni e Ambiente Costruito del Politecnico di Milano.
«Anche quest’anno si rinnova la collaborazione fra il Politecnico di Milano e Klimahouse», commenta Aste. «L’approccio della giuria alla valutazione delle eccellenze in campo è multidisciplinare e si basa su criteri rigorosi e condivisi. L’obiettivo è la promozione della sostenibilità nel settore delle costruzioni che, oggi più che mai, deve mirare alla riduzione dei consumi, all’abbattimento degli impatti ambientali e all’aumento dell’efficienza riferita all’intero ciclo di vita dell’edificio.
Per la categoria Innovation i finalisti sono:
- Sogimi spa con Skala, il pannello fotovoltaico per facciate che trasforma il tradizionale involucro passivo in una facciata attiva in grado di produrre energia.
- Eneren srl con Naw Hive, la pompa di calore full inverter multifunzione polivalente 6-17 KW dal design esclusivo che unisce innovazione tecnologica e architettonica.
- Griesser srl con Persiana a Pantografo, il frangisole che si contraddistingue per l’alta qualità e l‘intelligente tecnica di automazione.
- In finale per la categoria Circle:
- Calchèra San Giorgio con Calcedicampo Geo-Intonaco, un intonaco naturale, risanante e anticondensa.
- Tecnosugheri srl con Corkpan MD Facciata, l’unico sistema di rivestimento che permette di lasciare il sughero a vista.
- Rice House srl Benefit Corporation con Laterice, il primo sistema murario a umido realizzato a partire dal riso. La paglia, la lolla e la pula del riso sono l’inerte e l’isolante dei materiali che compongono la stratigrafia, dalla muratura ai pannelli isolanti fino all’intonaco.
I finalisti per Market Performance:
- Gruppo Poron srl con Neodur WTRX A+, la lastra per cappotto, con goffratura e tagli rompitratta, realizzata con materia prima rinnovabile derivante da biomassa (Neopor® BMBcert™).
- 3Therm con Stepsound Zero, pasta acustica a base di elastomeri, resine e additivi aggrappanti per l’insonorizzazione delle scale. Il materiale può essere applicato direttamente sulla finitura superficiale, per il successivo incollaggio diretto del rivestimento finale.
- Pontarolo Engineering spa con Climablock, un blocco-cassero per la realizzazione di pareti portanti in calcestruzzo armato iper-isolate.
Per la categoria Startup in giuria, oltre al Professor Aste, ci saranno Stefano Dal Savio, Head of Tech Transfer Green – NOI Techpark, Eva Ogriseg, CEO TBA - Tyrolean Business Angel network, Luca Barbieri, blum.vision e Thomas Mur, Direttore di Fiera Bolzano.
Le startup selezionate sono: Aedes Srl (Napoli, 2019); Alpmine (Bolzano, 2021); Jebbia (Sicilia, 2021); Moiwus (Livorno, 2020); Monitor the Planet (Faenza, 2018); Greenetica (Padova, 2018); Levante (Milano, 2021); PopToPack (Firenze, 2019); QRSI srl (Parma, 2020); Timelapse Lab (Mantova, 2019); Dirac (Roma, 2018); Èlevit (Bologna, 2018); Nazena (Vicenza, 2019); Rippotai (Rimini, 2020)
I 3 finalisti verranno annunciati l’8 marzo alle ore 11 sul Klimahouse Stage.
Il legno in architettura
64 progetti candidati, 7 giurati, 8 opere finaliste in 3 categorie progettuali: questi i numeri della prima edizione di Wood Architecture Prize by Klimahouse, istituito da Fiera Bolzano in collaborazione con il Politecnico di Torino e lo Iuav di Venezia. Wood Architecture Prize, il primo premio sull’architettura in legno in Italia, mira a promuovere le molteplici potenzialità di questo materiale naturale e versatile. La cultura del legno si sta diffondendo, ma la portata del fenomeno in Italia è ancora lontana dai livelli di altri paesi, dove il legno tecnologico in edilizia è uno dei materiali protagonisti della transizione energetica imposta dall’Agenda 2030.
Klimahouse 2023, sarà l‘occasione per delineare lo stato del settore a livello nazionale e internazionale durante l’annuale incontro del Klimahouse Wood Summit che accoglierà anche la cerimonia di premiazione del primo Wood Architecture Prize. 8 i finalisti delle tre categorie – residenziale, non residenziale e sperimentale, cui si aggiunge una menzione speciale per un progetto realizzato da progettisti under 35.
A decretare i vincitori, sarà un comitato scientifico d’eccezione insieme a giovani progettisti. Presieduta dall’ Arch. Sandy Attia dello Studio Modus Architects, la giuria è composta dal Prof. Guido Callegari del Politecnico di Torino, l’Arch. Mauro Frate dello Studio MFA Architects e già docente a contratto Iuav, il Professor Roberto Gargiani dell’EPFL Ecole Polytechnique di Losanna, l’Arch. Manuel Benedikter dell’omonimo studio, il Prof. Paolo Simeone del Politecnico di Torino e Luca Gibello, Direttore de Il Giornale dell’Architettura.
I finalisti di Wood Architecture Prize by Klimahouse
- Arch. Armin e Alexander Pedevilla di Pedevilla Architects con CiAsa Aqua Bad Cortina, una casa d’alta montagna realizzata con materiali naturali e di provenienza locale.
- Arch. Christian Gasparini di NAT office con SAGM, l’atelier di scultura dell’artista Michelangelo Galliani a Montecchio Emilia è uno spazio di lavoro minimale, aperto, connesso all’esistente casa. Il legno, con la struttura a portale inclinato, i suoi controventi e i dettagli di ancoraggio, delinea l’esterno del volume.
- Arch. Felix Perasso con Hotel La Briosa, un progetto in cui tutto si gioca proprio sulla fusione di elementi contrastanti che dà come risultato un unico organismo nel quale coesistono tradizione e modernità.
- Arch. Lorenzo Serra di studio Ellisse Architetti con Ninin, un rifugio nel bosco, risultato di un intervento di rifunzionalizzazione per il risanamento conservativo di un piccolo rustico in pietra.
- Arch. Luca Compri di LCA Architetti con Casa quattro, una casa sostenibile in legno, paglia di riso e sughero, caratterizzata da un’architettura estremamente semplice.
- Arch. Marco Lavit di Atelier LAVIT con Lilelo, un eco-lodge sulle colline del Monferrato pensato come un’evoluzione della capanna primitiva e dove il legno si fa involucro protettivo.
- Arch. Massimo Lepore, arch. Simone Sfriso, arch. Raul Pantaleo di TAMassociati con Il nuovo complesso parrocchiale Resurrezione di nostro Signore, un edificio altamente performante dal punto di vista del risparmio energetico e della manutenibilità, e attraverso l’impiego di una struttura in legno, con pannelli X-lam.
- Arch. Roland Baldi di Roland Baldi Architects con la Scuola materna di Sluderno, caratterizzata da linee chiare ed elementi riconoscibili, che si armonizzano con il contesto, grazie anche all’utilizzo del legno.
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