Oknoplast e Marevivo Onlus per la Giornata Mondiale degli Oceani: il nostro futuro dipende dalla salute del mare
L’8 giugno è la Giornata Mondiale degli Oceani. Istituita nel 1992 come monito sui rischi legati allo sfruttamento dell’ambiente marino, dal 2008 è stata riconosciuta anche dalle Nazioni Unite. Oknoplast insieme a Marevivo Onlus sta portando avanti un progetto per la riforestazione delle praterie marine per “aprire le finestre” e dare una boccata di ossigeno al Pianeta
Gli Oceani sono uno degli ecosistemi più importanti, complessi (e compromessi) del Pianeta. Coprono tre quarti della Terra e garantiscono la sopravvivenza di 3 miliardi di persone. Preservarli e custodirli significa vivere meglio. La salute di tutti noi, infatti, dipende da loro e da loro non può assolutamente prescindere. Tutto questo Oknoplast lo sa molto bene. L’azienda multinazionale, leader nella produzione di finestre in PVC e alluminio, da sempre particolarmente attenta alla salvaguardia del Pianeta, ha preso parte insieme a Marevivo Onlus (l’associazione ambientalista no profit che dal 1985 si adopera per la tutela del mare) alla campagna REPLANT. Il progetto volto a proteggere e ripiantare le foreste del mare. Il mare è un elemento di primaria importanza ed è fondamentale per contrastare i cambiamenti climatici.
Le foreste del mare, l’insieme degli organismi vegetali presenti nelle sue acque, svolgono un ruolo centrale nel mantenimento degli equilibri naturali indispensabili per la nostra vita e per quella del Pianeta: producono più del 50% dell’ossigeno che respiriamo e assorbono circa un terzo dell’anidride carbonica in eccesso. Purtroppo, però, si stima che solo in Italia oltre il 30% delle praterie sommerse e fino all’80% delle foreste algali sia andato perduto e si prevede che entro il 2050 si arriverà a un’ulteriore regressione del 21% a causa dell’inquinamento, dei cambiamenti climatici e di altre attività umane come l’urbanizzazione delle coste, la pesca a strascico e l’ancoraggio selvaggio.
Oknoplast sostiene fortemente il progetto di Marevivo REPLANT e le sperimentazioni di piantumazione della Cymodocea nodosa, considerata tra gli habitat minacciati e in declino, con l’obiettivo di poter un giorno riforestare il mare e avviare così una più ampia campagna di sensibilizzazione riguardo al ruolo vitale di questi ambienti marini.
L’attività sperimentale di REPLANT si struttura in più fasi: una prima indagine sul territorio per identificare le aree di prelievo delle piante e le aree ideali per il trapianto e l’attecchimento delle zolle; una seconda fase di formazione degli operatori e una terza fase finale di trapianto delle zolle di fanerogame sommerse e monitoraggio dell’attecchimento, con un’analisi del tasso di espansione delle neonate praterie e del livello di accrescimento di biodiversità. La piantumazione della Cymodocea nodosa serve quindi a studiare nuove metodologie di ricolonizzazione delle praterie marine con l’obiettivo di diventare una “buona pratica” replicabile in altri siti costieri.
Con il sostegno della campagna REPLANT Oknoplast, che fin dai primi anni di attività ha adottato politiche aziendali responsabili finalizzate a limitare il più possibile l’impatto sull’ambiente nel rispetto delle più rigide norme ambientali internazionali, dimostra ancora una volta un impegno concreto a tutela del futuro del nostro Pianeta.
«Da sempre Oknoplast opera in modo responsabile, impegnandosi concretamente a ridurre l’impatto negativo delle nostre attività sull’ambiente – afferma Margherita Sarbinowska, Marketing Manager di Oknoplast Italia –. Lavoriamo costantemente per cercare metodi di lavoro all’avanguardia per un approccio sempre più sostenibile. Ci siamo resi conto che questo non basta, c’è bisogno di un impegno corale che vada oltre al proprio raggio d’azione. Iniziative come REPLANT permettono di agire insieme ad altri soggetti che condividono gli stessi nostri valori e di prendere così parte a qualcosa dai risultati nettamente più grandi, a beneficio del nostro Pianeta». Proprio in quest’ottica lo scorso maggio, Oknoplast e Marevivo Onlus si sono occupate dell’attività di beach clean up lungo il litorale del Conero. In questa occasione sono stati raccolti 30 kg di rifiuti, alcuni risalenti agli anni ’80 a conferma del fatto che i danni dell’inquinamento della plastica nel mare sono davvero inestimabili per via del loro lunghissimo smaltimento.
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