Open House 2019: da Milano a Torino
Il weekend è alle porte…e le porte si aprono! Torna Open House, dopo il grande successo delle edizioni precedenti. All’evento che avrà luogo a Milano (25-26 maggio) seguirà quello di Torino (8-9 giugno).
Camminare e immaginare
Quante volte, camminando per le vie di una città, da turisti o da residenti, ci si sofferma, rapiti, a guardare un palazzo e chiedersi cosa si celi dietro quelle mura? Basta un portone caratteristico, un balcone apparentemente irraggiungibile, un’effigie muraria o una targa con su scritto qualche nome avvolto dal tempo, per accendere la miccia dell’immaginazione.
E l’immaginazione, spedita a briglie sciolte, supera i confini stessi del reale. Ecco che appaiono giardini segreti, rimbombano storie e leggende, tutto diviene possibile e l’impossibile tace. Ogni città, d’altronde, è una trama sottilissima di verità storica e di verosimiglianze. E se, invece, quei portoni si aprissero? Allora si potrebbe giungere ad un altro tipo di scoperta…
Open House Milano
Una possibilità che, nel capoluogo lombardo, è offerta da Open House Milano. Si tratta di un evento annuale aperto a tutti: un intero weekend (25-26 maggio) in cui poter accedere, gratuitamente e supportati da guide specializzare e volontarie, a edifici pubblici e privati caratterizzati da un notevole valore architettonico. Una passeggiata tra e dentro ambienti solitamente inaccessibili, per riscoprire la ricchezza estetica, artistica e culturale che è propria della città, dall’antichità ai giorni nostri.
Promossa dall’organizzazione omonima all’evento, quella del 2019 sarà la quarta edizione, dopo lo strepitoso successo dell’anno scorso che ha visto la bellezza di oltre 30.000 presenze in 114 siti. L’evento coprirà tutta Milano e ciascun edificio o evento in programma avrà specifiche modalità di accesso (libero o su prenotazione) e differenti fasce orarie. La città sarà divisa secondo l’antico criterio dei Sestieri: 6 aree che si sviluppano sulle direttrici delle storiche porte – Porta Orientale, Porta Romana, Porta Ticinese, Porta Comasina e Porta Nuova – per (ri)scoprire anche lo sviluppo urbanistico della città.
Questa scelta ha origine dalla volontà di sottolineare la continuità tra il centro e la periferia, permettendo ai partecipanti di approfondire anche il progetto stesso dei sestieri. Questi anticamente si aprivano dalle porte del Broletto (Piazza Mercanti), dando vita a raggiere in cui si sviluppavano modi di vivere, luoghi e tradizioni. D’altronde, oltre a promuovere il tema di una città partecipata dai cittadini, Open House intende sostenere e sensibilizzare l’opinione riguardo allo sviluppo sostenibile del territorio e del suo patrimonio.
E quale miglior modo di farlo, se non una passeggiata tra presente e passato, con lo sguardo direzionato al futuro?
Open House Torino
Sulla scorta dell’evento milanese, anche Torino aprirà le sue porte (8-9 giugno). Il capoluogo piemontese invita alla scoperta del patrimonio architettonico e storico, con una convinzione ben precisa in mente: una città ben progettata negli edifici, sia all’interno che all’esterno, e negli spazi pubblici è una città capace di migliorare la vita stessa dei suoi cittadini.
Oltre ad aumentare il senso di appartenenza e di partecipazione, Open House è un’occasione per riflettere sul ruolo stesso dei luoghi in cui viviamo. L’evento si svolgerà sia in centro sia nelle zone periferiche. Tutte le otto circoscrizioni cittadine sono coinvolte nell’evento, a dimostrazione di come a Torino la bellezza storica e architettonica sia di casa un po’ ovunque. Oltre a edifici pubblici e residenze private, anche alcuni parchi e giardini saranno tra i protagonisti del weekend.
di Leonardo Selvetti
Approfondimenti
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