Certificazione energetica dei nuovi edifici: le nuove regole
Sono state varate dal governo le nuove regole in materia di certificazione energetica, in linea con le direttive UE in materia di prestazioni energetiche in edilizia. Queste misure, relative ai requisiti, alle modalità di calcolo e alle sanzioni, saranno aggiornate ogni 5 anni e applicate ai nuovi edifici, alle ristrutturazioni importanti e agli interventi di riqualificazione energetica.
Per quanto riguarda la certificazione energetica degli edifici sarà obbligatorio per i nuovi edifici e per quelli in vendita o in affitto un attestato di presentazione, testo redatto da professionisti abilitati della validità di 10 anni, a meno di modifiche o ristrutturazioni che vanno a modificare la classe energetica. Ancora, però non sono state ufficializzati i contenuti che questo documento dovrà contenere.
Il decreto legge prevede anche una posticipazione di un anno per la formazione degli operatori dedicati alla manutenzione. I corsi di aggiornamento saranno realizzati dalla Conferenza Stato Regioni, per avere un’uniformità tra tutti gli operatori.
Per incentivare la costruzione di edifici ad altissime prestazioni energetiche, sarà inoltre varato un piano per la costruzione degli edifici ad alta efficienza, che diventerà obbligatorio dal 2019 per gli edifici pubblici e dal 2021 per i privati.
Ma la certificazione energetica è rinnovata anche in fatto di sanzioni: chi non presenterà la certificazione della propria casa in vendita o in affitto rischia un’ammenda tra i 300 e i 1800 euro. Mentre invece i costruttori che non presentano la certificazione energetica la multa va dai 3000 ai 18000 euro. Rischiano una multa salata anche le agenzie immobiliari che negli annunci non indicano informazioni sulla certificazione energetica: dai 500 ai 3000 euro. I professionisti sono soggetti a sanzoni nel caso di presentazione di una certificazione energetica non conforme alle norme, dai 700 ai 4200 euro.
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