Efficienza idrica: come ottimizzare l’uso dell’acqua in casa!
Non serve un getto copioso per lavare e lavarsi. Basta ottimizzare la superficie ricoperta dalle gocce d’acqua. Un concetto semplice ma che sta modificando il mondo di progettare i singoli sistemi di erogazione delle nostre case.
Cosa vuol dire efficienza idrica?
«Efficienza idrica vuol dire management idrico adeguato in tutta la casa. Per questo, oltre al funzionamento dei sistemi di erogazione, è importante considerare se l’edificio utilizza l’acqua piovana o acque grigie, quanto è sigillato il terreno e altro ancora». La premessa arriva da Ulrich Klammsteiner dell’Agenzia CasaClima ente esperto in certificazione degli edifici. Tuttavia i nostri rubinetti hanno una grande responsabilità. Il bidet, secondo l’agenzia, consuma 12 lt/min, la doccia 18, i lavandini 12 e il wc 12 a ogni ciclo. L’obiettivo oggi è dimezzare le quantità. Lo si fa, per esempio, inserendo aria nel getto: in questo modo «le gocce sono più piccole ma occupano più superficie». Si crea lo stesso comfort, consumando meno.
In fase sperimentale esistono nebulizzatori che portano addirittura a un consumo di 1,2 lt/min. «Non è la quantità del getto che conta ma l’aria a contatto fra acqua e pelle». La strategia non è solo di miscelare l’aria con l’acqua, ma nebulizzare in un ambiente riscaldato, in modo da risparmiare anche l’energia dedicata alla produzione di acqua calda. Urge, quindi, un cambio di direzione che sta trovando risposte nel pubblico. Soprattutto in strutture con consumi elevati come hotel e ristorazione. Ma anche nel privato.
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di Cecilia Toso
Approfondimenti
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