Costruire secondo natura
«Anab crede in un’architettura che interroga la vita. La lettera “b” dell’acronimo sta per “bioecologica”, a dimostrazione del legame profondo tra architettura e vita» sostiene Gabriele Mannino, segretario nazionale Anab, che Casa Naturale ha intervistato in occasione del Convegno “Oltre la sostenibilità energetica. Soluzioni, strategie e tecniche per una sostenibilità forte” in fiera a Klimahouse
Promuovere un‘architettura che rispetti la natura e migliori la qualità della vita: è questa la missione che guida da trentacinque anni Anab, Associazione Nazionale Architettura Bioecologica. «Le nostre architetture, i materiali che utilizziamo per costruirle, l’impatto che avranno nel loro corso di vita devono andare in simbiosi con l’ambiente, devono inserirsi senza strappi nel mondo», perché in fondo, in modo un po’ provocatorio, possiamo affermare che «l’architettura migliore è quella che non si fa» spiega Mannino.
Le radici di questa visione affondano negli anni Sessanta, quando iniziò a diffondersi la consapevolezza dell’importanza di abitare in ambienti salubri e sostenibili. Sostenibilità, naturalità, circolarità e salubrità. Sono questi i pilastri che hanno accompagnato l’associazione fin dalla sua fondazione e che continuano a ispirarne l’azione. La coerenza filosofica dell’associazione, infatti, caratterizza tutta la sua storia ed è immutata ancora oggi. «In fase di progettazione ci dobbiamo chiedere: in che modo possiamo realizzare un’architettura che impatti il meno possibile?
Articolo pubblicato su Casa Naturale di marzo – aprile 2025
Continua a leggere sulla rivista digitale
Leggi il dossier su Klinahouse 2025 per approfondire
© Riproduzione riservata.