La baita in pietra
L’intervento progettuale, dello Studio Tecnico Associato Gregorio e Sarotto, ha avuto lo scopo di sostituire due prefabbricati in legno, tipici “chalet”, che però si ponevano in contrasto con le tipologie costruttive tradizionali della zona di Garessio, località della provincia di Cuneo ai confini con la Liguria. Il progetto è stato condizionato dal contesto ambientale e morfologico del luogo: l’impatto volumetrico del nuovo manufatto è stato ridotto incassando entro terra la porzione nord (adibita a zona bagno e cucina) ed assegnando alla falda principale del tetto un’inclinazione che segue la pendenza naturale del terreno.
Gli spazi interni, su indicazione del committente, prevedono elementi divisori limitati all’essenziale, con un’ampia zona giorno che si affaccia verso valle e occupa la maggior parte dello spazio a disposizione. Un soppalco sovrastante la zona di servizio ospita la zona notte, che sfrutta la parte alta del tetto a falde asimmetriche. Particolare attenzione è stata posta nello studio delle aperture, di forma e dimensione variabile sia per ottenere il giusto rapporto illuminante, sia per richiamare le soluzioni tipologiche e dimensionali associate alle costruzioni rurali tradizionali di questa parte del Piemonte. Una soluzione interessante è il camino di luce che, partendo direttamente dal tetto, illumina anche lo spazio ipogeo della zona cottura.
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L’attenta progettazione bioclimatica ha ottimizzato l’assetto formale della costruzione, dotata di un consistente isolamento termico continuo (applicato alla soletta di base, pareti e tetto) che avvolge tutto l’involucro. L’apporto solare passivo è garantito dall’ampia vetrata a sud, oscurabile con ante in legno a scomparsa. Lungo il lato nord, la caratteristica ipogea dei locali di servizio limita l’impatto volumetrico e consente di evitare dispersioni. Una corretta impostazione progettuale attenta al risparmio energetico ha permesso di utilizzare come unica fonte di riscaldamento una stufa a biomassa, collocata al centro della zona giorno. L’edificio è stato realizzato utilizzando il sistema costruttivo messo a punto da Sarotto, azienda specializzata nella costruzione con muratura prefabbricata.
In questo caso, si è scelta la soluzione Muri S32 Modul 5 rivestita sia all’esterno e sia all’interno con blocchetti irregolari di pietra locale lavorata a vista. Ciò ha consentito di ottenere masse murarie. L’utilizzo di materiali naturali come pietra, legno e vetro, unito all’attento studio energetico e ambientale ha permesso di ottenere un volume compatto perfettamente integrato con il territorio. Il tetto, interamente a vista, è stato costruito tutto in legno di castagno (una specie arborea tipica di questo territorio), sovrastato da un manto di copertura in lose di pietra recuperate da un vecchio edificio.
Lo stesso legno di castagno è utilizzato per le pavimentazioni, così come nella realizzazione della struttura e dell’assito del soppalco, la cui leggerezza è garantita dal parapetto in vetro trasparente che consente la massima permeabilità visuale. Per migliorare l’aspetto igrometrico, il raccordo tra la pavimentazione in legno del piano terreno e la muratura in pietra è stato realizzato interponendo tra i due materiali una fascia in ghiaietto che costituisce anche un’originale caratteristica estetica dell’ambiente. Di particolare effetto la scala di collegamento tra i due livelli, completamente a vista, realizzata con travi in legno di castagno incastrate a sbalzo nella parete in pietra.
di Paola Pianzola
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