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Luce in Danimarca

di Redazione Casa Naturale

Zona giorno

I progettisti dello studio Norm Architects hanno trasformato un appartamento a pochi chilometri da Copenhagen attraverso l’uso sapiente del lighting design e dei dettagli “total white”, per creare un’atmosfera luminosa e accogliente.

Che l’atmosfera che si respira sia scandinava si intuisce da subito, i colori chiari, il minimalismo, il legno di pino non lasciano dubbi. E così è: ci si trova a Vedbæk, circa venti chilometri a nord rispetto a Copenhagen, in Danimarca. Qui, gli architetti Jonas Bjerre-Poulsen e Kasper Rønn dello studio Norm hanno rivoluzionato un appartamento distribuito su due livelli per sviluppare un nuovo progetto residenziale.

Il loro primo intervento ha riguardato l’ampliamento della superficie disponibile, ottenuto abbattendo tutte le pareti perimetrali che originariamente scandivano la successione di ambienti e creando una grande zona giorno open space. Fulcro dell’intero spazio è il camino, recuperato e mantenuto, attorno a cui è stata organizzata la gerarchia degli ambienti. Un’unica parete protegge in parte la cucina, che rimane rivolta verso il soggiorno ma il piano di lavoro viene nascosto da una quinta studiata ad hoc. Grande attenzione, per l’interior design, proprio alla cucina, che ospita un piano di lavoro in

bianco, da parete a parete.Visivamente, l’uso del bianco e del Corian, con la sua superficie riflettente, fa in modo che lo spazio risulti più ampio di quanto realmente non sia. La continuità spaziale e l’allungamento della sua percezione, inoltre, viene garantita dal lungo tavolo di legno chiaro, collocato in successione rispetto alla cucina. Composto da semplici tavolati di legno accostati gli uni agli altri, viene illuminato da una serie di punti luce che ne sottolineano l’importanza e la funzionalità.

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LIGHTING DESIGN

Il lighting design è stato approfondito e studiato per ogni ambiente della casa, per fare in modo che ci potesse essere continuità nell’atmosfera calda e luminosa degli ambienti. Per raggiungere questo risultato senza ingombri eccessivi di corpi illuminanti e senza troppi lampadari a sospensione, il solaio di ogni ambiente è stato progettato per ospitare faretti incassati e superfici illuminanti e riflettenti. Gli inverni danesi sono molto lunghi, freddi e bui. Per gli architetti dello studio Norm studiare la diffusione della luce è stata una vera priorità progettuale e ha riguardato ogni elemento dell’interior design. Non solo i corpi illuminanti, ma anche la texture delle finiture, il colore degli arredi e delle scelte tessili.

LA LUMINOSITÀ

Intonaco bianco e vernice bianca riflettente coprono tutte le pareti dell’appartamento e la scelta ha risposto all’esigenza non solo di aiutare la diffusione della luce, ma anche di permettere una percezione ampliata degli spazi. Ogni elemento d’arredo è stato collocato in modo da rispondere anch’esso a queste due esigenze funzionali: la struttura dei divani è bianca, come anche le sedie e i corpi illuminanti. Non ultima, la resina bianca è stata scelta come finitura per i pavimenti. Gli arredi in legno sono tutti in essenze chiare, come da tradizione locale, e seguono un design minimalista votato alla funzionalità; anche i tessuti, scelti per i divani, i cuscini e la biancheria da letto, sono in tonalità chiare e in fibre naturali.

I DETTAGLI

Una curiosità: la superficie residenziale dell’appartmento si sviluppa su un unico livello, ma fa parte della proprietà anche un piano sottostante, a cui si accede attraverso un passaggio coperto da una vetrata calpestabile. Si arriva, così, ad una cantina centenaria, recuperata dagli architetti mantenendo integralmente la struttura e lo stile, per fare in modo per ricordasse un sito archeologico e fosse in netto contrasto con la luminosità dell’appartamento. Attraversandone la zona giorno, dunque, succede di camminare su questa porta di vetro che fa intravedere uno spazio misterioso sottostante, dove il proprietario custodisce la sua collezione di vini pregiati.

Di Antonia Solari
Foto di Jonas Bjerre-Poulsen

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